Dal 27° Rapporto annuale sulla raccolta differenziata di carta e cartone è emerso che l’Italia, ancora una volta, è prima in Europa per quanto riguarda la sostenibilità. Per il secondo anno consecutivo, infatti, si è raggiunto l’obiettivo europeo del 2030 per il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici fissato all’85%, sia attraverso le raccolte differenziate comunali, sia con i flussi di imballaggi intercettati presso aziende e grandi utilizzatori.
A livello nazionale i volumi complessivi di raccolta comunale superano i 3,6 milioni di tonnellate. Per capire meglio l’incremento del 3,2%, ovvero 111 mila tonnellate, è come se si fosse aggiunta la raccolta annuale di tre regioni: Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna e Molise.
Per la prima volta la media nazionale della raccolta pro-capite supera i 60,8 Kg.
Si può affermare che questi dati ammortizzano gli effetti negativi dell’inquinamento e che quindi può contribuire indirettamente all’equilibrio climatico. Un bel segnale per la cosiddetta transizione ecologica che quindi da noi in questo settore è già realtà.
I dati saliente raccolti da Comieco riguardano:
- 91,4% tasso di recupero degli imballaggi cellulosici;
- 85,1% tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici;
- 3,6 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte.
Focus per macroarea
Quali sono i dati rilevanti per macroarea? Eccoli di seguito.
NORD:
Con un attivo di 36 mila tonnellate in più, nel 2021 il Nord recupera quanto perso nel 2020 e lo fa soprattutto con il contributo di +21 mila tonnellate dall’Emilia Romagna, con una raccolta pro-capite arrivata a 88,4 Kg/ab-anno. In termini di volumi assoluti è la Lombardia che con 573 mila tonnellate rappresenta da sola circa il 16% di tutta la raccolta comunale di carta e cartone nel Paese.
CENTRO:
Scendendo lungo la penisola, al centro il dato positivo sfiora le 37 mila tonnellate (+4,5%) anche in questo caso recuperando, con gli interessi, la contrazione registrata lo scorso anno. Tutte le regioni fanno un passo avanti ma emerge la Toscana che incide per quasi il 50% nella crescita dell’area, probabilmente grazie alla ripresa delle attività economiche legate al turismo.
SUD:
La palma d’oro dell’incremento percentuale spetta al Molise (+17,4%) ma è dalla Sicilia che arriva il maggior contributo in termini di volumi assoluti: 14 mila tonnellate di carta e cartone intercettate in più rispetto al 2020 e ancora ampio spazio di crescita per i prossimi anni. Il dato pro-capite del Sud (46,9 Kg/ab- anno) resta ancora inferiore alla media nazionale. La Sardegna con 60,6 Kg/ab- anno, si riconferma al primo posto tra le regioni meridionali e allineata al valore medio nazionale.
Record per il consumo interno di carta recuperata
Nel 2021 in Italia si è superato per la prima volta i 6 milioni di tonnellate (+16% rispetto al 2020). L’aumento della capacità di riciclo interna al Paese e l’incremento della domanda di imballaggi cellulosici hanno, quindi, quasi dimezzato l’export netto che nel 2021 è pari a 948 mila tonnellate (-41% rispetto al 2020). Ciò dimostra un’economia verde sempre più circolare anche sulle distanze. A fronte di 5,2 milioni di tonnellate di imballaggi immesse al consumo (11,1 % sul 2020) , circa 4,5 milioni sono state avviate al riciclo, 334 mila tonnellate sono state recuperate come energia.
Un fattore che non può essere tralasciato è il valore della carta recuperata. Dopo oltre 2 anni (dal 2018 al I semestre 2020) di quotazioni a livello minimo, la domanda di materia prima interna ed estera ha portato ad una forte e repentina risalita dei prezzi, iniziata negli ultimi mesi del 2020 e che prosegue ancora nella prima parte dell’anno in corso. I valori registrati dalla Camera di Commercio di Milano si pongono ai massimi storici, anche oltre ai picchi risalenti ad oltre 10 anni addietro (metà del 2011).
In conclusione
In definitiva l’andamento è positivo, ma c’è ancora ampio margine di miglioramento
Il trend di crescita nazionale deve svilupparsi su un doppio binario: più quantità, ma anche più qualità. Se, infatti, la raccolta del cartone presso le attività commerciali si conferma su standard di eccellenza (frazioni estranee = 0,79%), sul versante “famiglie” in media circa il 50% delle quantità gestite da Comieco necessita di una lavorazione industriale per il raggiungimento di livelli soddisfacenti, percentuale che al Sud arriva al 75%. Assicurare la migliore qualità già in fase di raccolta diventa quindi essenziale per migliorare l’efficienza e l’economicità lungo tutta la filiera del riciclo.
L’impegno, di ogni singolo impianto, come la nostra Ricicla Centro Italia ha fatto sì che tutto questo possa realizzarsi.