L’End of Waste carta e cartone è stato introdotto dal D.M. 188/2020 del 24 settembre 2020. Tale Decreto Ministeriale stabilisce i criteri della cessazione di qualifica di rifiuto per la carta ed il cartone, ponendo i materiali recuperati sullo stesso piano delle materie prime.
L’Italia, che ha una tradizione centenaria nel riciclo della carta, è sempre stata pioniera nella sua valorizzazione. Dapprima con il riconoscimento di Materia prima secondaria alla carta proveniente dalle operazioni di recupero e riciclo, ed oggi, primi in Europa, con il riconoscimento di End Of Waste, (EOW). Tale denominazione indica che il materiale di scarto ha cessato la sua qualifica di rifiuto e che può, quindi, ritornare sul mercato come un prodotto per l’industria al pari di una materia prima vergine, senza più i vincoli che esistevano per le Materie Prime seconde.
Tutto ciò permetterà un più largo utilizzo di questo materiale e favorirà un’economia dei “rifiuti riciclati” come vero motore della economia circolare.
L’End of Waste carta e cartone e i benefici per l’ambiente
I benefici per l’ambiente sono tangibili in quanto gli impianti autorizzati a produrre EOW devono applicare un sistema di gestione qualità conforme alla UNI EN ISO 9001. Infatti, il manuale del sistema di gestione deve contenere le procedure operative per il controllo delle caratteristiche di conformità alla norma UNI EN 643 e il piano di campionamento (art. 6).
Il possesso della norma UNI EN ISO 9001 è necessario per poter dimostrare il rispetto dei requisiti del Decreto, pertanto, deve essere già “attiva” al momento della presentazione dell’aggiornamento della comunicazione o dell’istanza di aggiornamento dell’autorizzazione.
L’adozione del regolamento EMAS o il possesso della certificazione ambientale UNI EN ISO 14001 permettono di ridurre a 6 mesi il periodo di conservazione del campione prelevato per la verifica di conformità ed al termine del processo in impianto, il produttore deve redigere la Dichiarazione di conformità dei materiali appena lavorati.
Dobbiamo inoltre ricordare che, i risultati operativi del Decreto consentono alle aziende di adeguarsi ai requisiti normativi, confermando la validità delle autorizzazioni all’esercizio delle aziende che operano nel settore del recupero di carta e cartone. Inoltre, tale D.M., ha dato la possibilità di commercializzare un prodotto non più qualificato come MPS (materie prime secondarie), ma come carta e cartone End of Waste (EoW).
L’EoW ed Economia Circolare
Riciclare i rifiuti ricavandone nuove materie prime è uno dei principali modi per ridurre il consumo di risorse primarie, approccio indispensabile per raggiungere la sostenibilità. Tutto ciò comporta un importante passo in avanti nella gestione responsabile delle risorse, nel prolungamento della vita dei materiali che vengono diffusi nell’ambiente e nella creazione di un’ulteriore fonte da cui ricavare la materia prima.
Dobbiamo ricordare che il settore del recupero e del riavvio della carta all’ambito produttivo funge da traino per quanto riguarda i processi di circolarità. Nel nostro Paese, infatti, il recupero della fibra da riciclo incide sul 60% della produzione cartaria. Nel comparto dell’imballaggio il tasso di riciclo ha raggiunto la ragguardevole percentuale dell’80%, ponendo il Paese in anticipo rispetto alle direttive europee, che richiedono entro il 2030 di raggiungere la soglia dell’85% di recupero. Inoltre, il riciclo della carta consente di diminuire drasticamente i rifiuti che vengono poi conferiti in discarica.
Grazie a Ricicla Centro Italia, impianto di Monte Compatri del Gruppo Porcarelli, riusciamo a dare nuova vita a carta e cartone chiudendo così il cerchio virtuoso della Circular Economy. Ricicla, rappresenta uno degli impianti di selezione di rifiuti cartacei più efficienti ed importanti, grazie alle sue 16 postazioni di cernita. Oltre 100.000 tonnellate di rifiuti cartacei annualmente vengono valorizzati nel nostro impianto attraverso un processo di selezione, cernita e raggruppamento per frazioni merceologicamente similari, ottenendo materie prime secondarie da destinare alle cartiere nazionali ed estere per la produzione di nuova carta.