La forza di Gruppo Porcarelli è il valore dei suoi dipendenti che, ad oggi, sono oltre 300. In occasione della giornata internazionale della Sicurezza sui Luoghi di Lavoro abbiamo intervistato l’ASPP del Gruppo, il Dottor Daniele Campanari, che si occupa della sicurezza dei dipendenti.
Iniziamo con il suo ruolo in Gruppo Porcarelli. Cosa fa qui?
In Gruppo Porcarelli ricopro il ruolo di Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione e svolgo i seguenti compiti:
- individuazione dei fattori di rischio, valutazione dei rischi e individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro;
- Elaborazione delle misure preventive e protettive e dei sistemi di controllo di tali misure;
- Elaborazione delle procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
- Pianificazione ed erogazione dei programmi di informazione e formazione ai lavoratori;
Cosa pensa degli infortuni e delle malattie professionali e come, secondo lei, si sono evolute durante questo periodo di pandemia?
Se mettiamo a confronto i dati italiani degli ultimi 2 anni, le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto INAIL tra gennaio e settembre sono state 396.372 (+8,1% rispetto allo stesso periodo del 2020), 910 delle quali con esito mortale (-1,8%). Inoltre, a livello nazionale, risultano in aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 40.470 (+27,7%), dati fortemente influenzati dall’emergenza Coronavirus. Per abbassare tali eventi è necessaria una sensibilizzazione maggiore dei lavoratori sulla tematica della sicurezza, mediante un’adeguata formazione e maggior controllo da parte dei preposti sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Secondo lei formazione, sorveglianza e prevenzione possono fare la differenza per contrastare gli infortuni?
Assolutamente sì, le sbagliate abitudini lavorative e la scarsa percezione del rischio determinano molto spesso infortuni che sarebbero evitabili. Per correggere tali atteggiamenti bisogna intervenire con idonee ed efficaci azioni di prevenzione, garantendo il coinvolgimento di tutte le figure aziendali attraverso un planning nel quale siano individuate le priorità di intervento, (richiami formativi, addestramento, elaborazione di istruzioni operative).
Cosa pensa del DL 146/2021 e dei numerosi dubbi interpretativi che sono emersi?
Sicuramente sono state introdotte modifiche rilevanti, tra cui la formazione del datore di lavoro e il rafforzamento della figura del preposto.
Per quanto riguarda la prima modifica è stata inserita l’obbligo della formazione del datore di lavoro, per cui oltre ad essere responsabili, come lo sono ora, saranno anche formati.
Per le modalità, la durata e i contenuti minimi di formazione attendiamo il nuovo Accordo Stato Regioni.
Per la modifica dell’art. 19 del D.Lgs. 81/08, che rafforza la figura del preposto, sottolineo l’obbligo di individuazione dello stesso che riduce il cosiddetto fenomeno dei “preposti di fatto”, e che ha determinato la responsabilità penale di soggetti del tutto ignari di tale condizione, senza aver ricevuto alcun specifico incarico e l’adeguata formazione aggiuntiva.
Dopo aver predisposto il DVR, nominato un RSPP, formato il personale e fatto le visite mediche, cosa altro può o deve fare un datore di lavoro per evitare un infortunio?
Ovviamente un’adeguata valutazione dei rischi con la scelta e l’applicazione di adeguate misure di prevenzione e protezione è fondamentale. Un DL per diminuire ulteriormente tali eventi dovrebbe:
- Investire sulle migliori tecnologie per la prevenzione e protezione dai rischi;
- Coinvolgere le figure aziendali (dirigenti e preposti) nelle attività per la prevenzione e protezione dai rischi;
- Mantenere alto il livello di attenzione e di controllo su tutti processi aziendali.
Gruppo Porcarelli come contrasta il pericolo di infortuni?
Diffondiamo ai lavoratori una corretta consapevolezza del proprio ruolo, la cultura della salute e sicurezza e l’importanza della prevenzione, attraverso la formazione e l’addestramento. La promozione di comportamenti idonei è, sicuramente, la carta vincente per assicurare la tutela della salute nei luoghi di lavoro. Inoltre, cerchiamo di implementare le modalità di formazione adatte a tutti i dipendenti del Gruppo, mantenendo sempre alto il livello di attenzione dei discenti mediante: focus group, lavori di gruppo, casi studio ed esercitazioni.